OCEANO MARE
 

Descrivere o raccontare un libro, non è in genere, cosa facile soprattutto se a farlo è una persona che con la "letteratura" propriamente detta, ha un rapporto solamente sporadico.
Tuttavia se avete avuto la fortuna, sfortuna, di capitare in quest'angolo remoto della rete, non lasciatevi sfuggire l'occasione di farvi influenzare per l'ennesima volta, da una sorta di pubblicità, che ahimè per me, non ha alcun fine di lucro.
"OCEANO MARE", questo è il titolo del libro;
Autore:
Alessandro Baricco;
Come facilmente si desume dal titolo, è l'oceano mare ad essere lo scenario privilegiato e spettacolare su cui si intrecciano le storie dei protagonisti, le cui vicende e i cui destini altro non sono che la voce del mare trasfigurata attraverso una varia umanità.
Il libro ha sicuramente più chiavi interpretative, si passa con una certa faciltà dal romanzo d'avventura, ad un poema in prosa nonché ad un racconto a suspense, infatti la gamma di emozioni che traspare dai vari personaggi è certamente tale da garantire una "personalizzazione" della lettura.
In realtà ciò che emerge con una certa forza, più che la singola sfumatura, (che ognuno di noi può cogliere) è il "carattere sinestetico" del racconto; l'immagine del pittore che dipinge il mare usando "il mare stesso", del professore che studia i limiti dell'oceano, osservando l'irregolare forma delle onde che si infrangono sulla spiaggia, come anche la figura di una giovane ragazza che nel mare scoprirà un modo più profondo di esistere, sono solo alcuni dei protagonisti di cui l'autore si serve per farci guardare, assaporare, odorare e toccare l'OCEANO MARE.
E' il rumore continuo delle onde a dare i ritmi vitali ad ogni personaggio, così come è il mare stesso a decidere indirettamente degli umani destini.
Nella vita ci sono uomini che guardano il mare, altri che entrano nel mare e quelli, che da questo tornano vivi.
Chi leggerà questo libro sicuramente non avrà negli occhi lo sguardo di coloro che hanno "visto" il mare, ma certamente riuscirà a cogliere quelle immagini, trascritte sulla pelle bruciata dei marinai, che parlano di uomini sommersi da una vertiginosa quantità di sensazioni, odori, suoni dolori e parole sconosciute. Uomini che al mare hanno donato la vita e in cambio hanno ricevuto un animo cristallizzato, nel sale, e nell'immagine di una donna africana con un solo occhio scoperto e meravigliosamente dipinto con terre colorate; si erano sempre chiesti perché mai avrebbero dovuto nascondere l'altro. Semplice; perché nessun uomo avrebbe potuto reggere il loro sguardo, senza impazzire.
Così, senza che il lettore se ne accorga, l'autore passerà a setaccio l'animo umano esibendo un caleidoscopio di emozioni attraverso le situazioni più disparate. Si andrà dalla peggior ferocia, alla più dolce pietà senza mai cadere, neppur lontanamente, nel patetico.
Sicuramente la lettura di questo romanzo non è immediata, data la particolare quanto "innovativa" tecnica narrativa che non permette "distrazioni".
In ogni caso è difficile rimanere indifferenti alle immagini e alle "voci" evocate dall'autore che facilmente creano quella concentrazione ideale per scorrere le pagine del romanzo agevolmente.
Se siete arrivati alla fine di questo "articoletto" certamente siete pronti per immergervi nell'Oceano Mare di Baricco che nulla ha in comune con questa serie di noiose considerazioni.
Buona lettura.

Mario Contattami

* impulsi *

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