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PARIGI - Under Construction.


Premessa... Cosa mangiare Under Construction



PREMESSA...

Diversamente da quanto fatto per Lisbona, questa volta non c’è la sezione dedicata agli eventuali itinerari da seguire o un’ elenco di monumenti da visitare. Ciò è dovuto ad una serie di considerazioni generali che mi portano a pensare che voi rientrate in almeno una delle seguenti categorie di persone: (diamoci del tu altrimenti non so come porre il discorso in italiano)

1)     La prima è che tu hai qualche amico o ( il che è peggio ) dei parenti stretti che   sono già stati a Parigi. Questo è il caso più sfortunato poiché sicuramente sarai stato vittima di “racconti” a cui forzatamente è stato dato un alone magico. Una serie di situazioni “simpaticissime” ed un elenco di monumenti a cui non fai più caso, si sono impossesati di te solo temporaneamente, e tu come al solito, finito il momento del racconto hai ringraziato il cielo che quello strazio è finito. Il risultato finale è che di Parigi ti sono rimaste quelle tre o quattro immagini sfocate, generiche, stereotipate e perciò del tutto inutili. In questo caso ,che poi è stato anche il mio, sostituite a quei fiumi di parole, qualche tascabile turistico a buon prezzo, in vendita in libreria o sulle bancarelle, e fatevi la vostra idea su cosa andare a visitare, la vacanza verrà da sè. Unico ammonimento: quando ritornerete, ricordandoci di cosa abbiamo subito, cercate di non “gonfiare” nè i vostri racconti nè i vostri interlocutori!!

2)     La seconda categoria riguarda quei ragazzi per cui la “storia” (intesa materia scolastica) non è neppure un vago ricordo. Apprezzare Parigi in questo caso non è tanto difficile, sicuramente infatti nel vostro repertorio televisivo non manca “Lady Oscar”, per cui non è detto che ne sappiate meno dei soliti saputelli, soprattutto in termini di aneddoti e costumi della Francia pre e post rivoluzione. Molti monumenti vi daranno lo spunto per raccontare vari episodi del “cartone animato”per cui cercate di non confondere troppo la realtà con quella presunta tale. Potrebbero pensare,senza vie di mezzo, che siete uno “storico” non ancora apprezzato o un malato di mente con disturbi gravi della personalità. In entrambi i casi, non Parigi, ma voi, sarete ricordati dai vostri compagni di viaggio come l’ "elemento"  che più di tutto ha fatto da nesso tra quel palloso girare per monumenti ed opere d’arte ed una più sana vacanza nel segno delle risate.  

  




Cosa mangiare

Il fascino della capitale è indiscutibile dal punto di vista storico ed artistico ma viene a cadere banalmente quando ci si avvicina alla cucina tipica francese, che rimane il più delle volte un mistero irrisolto. Perchè ciò ?! In primo luogo, si intuisce che qualcosa non va, in quanto la Parigi "+ viva" ,quella del quartiere latino, è costellata di una galassia di ristorantini che tutto ricordano fuorchè la "grandeur". Si passano in rassegna infatti ocali greci, italiani, vietnamiti (e non scherzo!! ), africani generici, spagnoli .... tutti ci sono, si può anche camminare per ore senza che vediate la benchè minima scritta in francese e chiedersi con aria un pò frastornata : <<Ma in che "cacchio" di paese sto ?!>>. Allora voi, che siete dei duri ,e che certo non potete permettervi una cena al Ritz ma volete assolutamente capire in cosa consiste la cucina parigina ,affrontate gli Champs Elisee nella loro interezza certi  che prima o poi vi imbatterete nel locale  "giusto".Dire che non esiste è certamente sbagliato,ma sarei tanto curioso di vedere le vostre facce ,quando pescando tra i molteplici caratteristici ristorantini ,capite che il piatto forte che tentano di rifilarvi in ogni modo è la classica "impepata di cozze"oppure (ma questo dipende dal vostro portafoglio) delle "semplici" ostriche....ebbene si!!Lo sconcerto che si leggerà sul vostro volto è dovuto come sempre a due considerazioni: 

1) Ma questi, dove "cacchio" le prendono le cozze, forse in quella fogna a cielo aperto della Senna? 

2) La seconda più che una considerazione è un'atavica associazione che fatte in modo del tutto involontario <<frutti di mare=dissenteria allucinante e disidratante>>. In realtà bastano pochi secondi perchè voi realizziate che è meglio fare la fame piuttosto che cadere così in basso. Qualche volta tuttavia capita che al solito fast-food,con le patatine fritte in olio per automobili, troviate ragionevole consumare una crepes "al volo"in qualche chiosco. Fate bene, ma non sempre si può fare così.... Naturalmente ad una analisi meno superficiale di questa ,emerge che "Parigi gastronomica" offre una vasta gamma di locali per ogni gusto e soprattutto per ogni portafoglio, tuttavia lasciatemi concludere che qualche perplessità rimane. Il mio modesto consiglio, quindi è quello di trovare un supermercato (che non mancano) e lì acquistare prodotti  (pane, salumi, dolci)  che sostengano i vostri continui cali di zuccheri nel sangue. Spero vivamente, che anche voi non cerchiate di dare una spiegazione alle dimensioni e ai colori poco "realistici" della frutta e della verdura in vendita. Danno l'idea di quelle composizioni di frutta di ceramica che campeggiano su tavole e mensole di mezzo mondo. Certamente una scena poco rassicurante. Per cui, senza esagerare, sono sicuro che anche di fronte ad una semplice confezione di merendine marcate "italiane", una lacrima sul viso (nonchè un pò di bava alla bocca) vi riporterà con nostalgia ai profumi della cucina di casa vostra. Questo ha di bello la Francia , in generale, che ci fa capire che il loro spocchioso  concetto di "grandeur" si và letteralmente a far friggere di fronte ai piaceri della tavola sia esso riferito alla cucina italiana, nonchè spagnola, greca, cingalese e così via....  

  




Under Construction

 

   Mario Sepe   




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